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apparizioni

I FATTI DEL 44 – LE APPARIZIONI - I MESSAGGI DI GHIAIE

Riportiamo  i fatti accaduti e il contenuto dei messaggi (in grassetto) della Madonna nel maggio 1944 riferiti da Adelaide Roncalli.

Sabato 13 maggio 1944 ore 18.00

1^ apparizione

Nel tardo pomeriggio di quel 13 maggio, una bambina di 7 anni, Adelaide Roncalli, si reca a raccogliere fiori di sambuco e margherite lungo il viottolo non lontano dalla sua abitazione, per portarli davanti a un’immagine della Madonna collocata in un altarino sulle scale di casa.

Con lei, a una certa distanza, c’è la sorella Palmina di 6 anni con alcune amichette.

Scorge un bel fiore di sambuco, ma è troppo in alto.

Mentre lo ammira, vede un puntino d’oro che scende dall’alto e si avvicina a poco a poco.

Man mano si ingrandisce, in esso si delinea la presenza di una bella Signora con Gesù Bambino in braccio e, alla sua sinistra, San Giuseppe.

La Signora, bella e maestosa, indossa un vestito bianco e un manto azzurro; sul braccio destro ha la corona del Rosario composta da grani bianchi; sui piedi, nudi, due rose bianche. Al collo porta una collana di perle tutte uguali, legate in oro.

I cerchi che avvolgono le tre persone, sono luminosi con sfumature di luce dorata.

Adelaide si impaurisce, ma la Bella Signora la chiama con voce celestiale:

Non scappare ché sono la Madonna!

Devi essere buona, ubbidiente, rispettosa col prossimo e sincera: prega bene e ritorna in questo luogo per nove volte sempre a quest’ora.

La Madonna la guarda ancora per un istante, poi si allontana, retrocedendo lentamente, finché una nuvola bianca la toglie dallo sguardo.

Domenica 14 maggio 1944 ore 18.00

2^ apparizione

Sono le 17,40. Adelaide è inquieta perché sente un gran desiderio di correre all’appuntamento con la Madonna. Si incammina verso il Torchio seguita da alcune compagne.

Giunta sul luogo, istintivamente guarda in alto. Dopo il passaggio di due colombe bianche, più in alto nel cielo vede avvicinarsi il punto luminoso nel quale si delinea chiara e maestosa la figura della Sacra Famiglia.

La Madonna le sorride e poi le ripete di nuovo:

Devi essere buona, ubbidiente, sincera e pregar bene e rispettosa verso il prossimo. Tra il quattordicesimo e quindicesimo anno, andrai suora Sacramentina; soffrirai tanto e poi tanto; ma non piangere perché dopo verrai con me in Paradiso!

La Madonna le chiede di tornare alla stessa ora per altri sette giorni. Poi, lentamente, la visione scompare come la prima sera.

Sulla strada del ritorno, Adelaide incontra Candido Maffeis, che la prega di chiedere alla Madonna se potrà diventare sacerdote. Adelaide ritorna sul luogo delle apparizioni.

La Madonna le appare di nuovo e le conferma con voce soave materna:

Si, egli andrà prete missionario secondo il mio Sacro Cuore, finita la guerra.

Adelaide ripete a Candido quanto le ha detto la Madonna e il ragazzo corre a casa felice, per raccontare l’accaduto alla mamma. Detto questo, lentamente, la Bella Signora, scompare.

Lunedi 15 maggio 1944 ore 18.00

3^ apparizione

Adelaide si inginocchia: ad una certa distanza, sostano un centinaio di curiosi, spinti nonostante l’incertezza dell’evento. Le cugine Maria e Nunziata si nascondono dietro un albero per spiare Adelaide e riferire ai suoi genitori quanto vedono.

Il punto luminoso, preceduto dalle due colombe, si avvicina e la Sacra Famiglia si manifesta più luminosa del solito. Gli occhi splendenti di Gesù Bambino, attirano l’attenzione di Adelaide. Porta un vestitino rosa cosparso di stelline d’oro che lo copre fino ai piedi. La Madonna indossa un abito azzurro con un velo bianco, lunghissimo, che le scende dalla testa. Piccole stelline formano un’aureola attorno al volto della Madonna; ha due rose sui piedi e la corona del rosario tra le mani giunte.

Alla richiesta di grazia per alcune persone, la Madonna risponde alla piccola:

Di loro che se vogliono i figli guariti devono fare penitenza, pregare molto ed evitare certi peccati.

Poi, dopo averle fatto vedere un cartello con indicato il numero due, la Madonna le rivela:

Se gli uomini faranno penitenza, la guerra finirà fra due mesi; altrimenti in poco meno di due anni.

Martedì 16 maggio 1944 ore 18.00

4^ apparizione

Adelaide intimidita, si rifugia in casa e dice alla mamma: “Questa sera non vado!”.

Intanto, all’insaputa della bimba, qualcuno sposta indietro di un’ora l’orologio di casa. Ma l’inganno non funziona perché, all’orario stabilito, Adelaide sente un forte richiamo nel suo cuore ed ottiene, dopo tanta insistenza, di farsi portare in braccio all’appuntamento con l’apparizione.

Come le altre sere, ecco, ancora, la Sacra Famiglia.

Dopo aver sorriso alla fanciulla, la Madonna, con volto addolorato ammonisce:

Tante mamme hanno i bimbi disgraziati per i loro peccati gravi; non facciano più peccati e i bimbi guariranno.

Verrà anche quello a suo tempo.

Prega per i poveri peccatori che hanno bisogno della preghiera dei bimbi.

Così dicendo, la visione si allontana e scompare.

Mercoledì 17 maggio 1944 ore 18.00

5^ apparizione

Sul luogo attendono 3.000 persone e Adelaide fa molta fatica a farsi strada.

Due colombi bianchi precedono l’arrivo del punto luminoso.

La Madonna appare vestita di rosso, col manto verde e un lungo strascico. Attorno a tre cerchi di luce, vi erano otto angioletti vestiti alternativamente di celeste e di rosa, tutti al di sotto dei gomiti della Madonna, in semicerchio.

Quella sera la Vergine confida alla bambina un segreto da rivelare solo al Vescovo e al Papa:

Di’ al Vescovo e al Papa il segreto che ti confido… ti raccomando di eseguire quanto ti dico; ma non dirlo a nessun altro.

Poi la Madonna scompare lentamente.

Giovedì 18 maggio 1944 ore 18.00

6^ apparizione

È la festa dell’Ascensione.

La folla è impressionante, oltre 7000 persone. Adelaide viene portata con fatica verso il luogo delle visioni. Durante il breve tragitto, tanti cercano di raccomandarsi alla piccina, spingono, la toccano e qualche fanatico tenta persino di strapparle i capelli e il vestito.

La cugina Nunziata, che segue il gruppetto guidato dal sergente romano, porta con sé i biglietti delle suppliche da presentare alla Madonna. La folla preme talmente su di loro che Nunziata perde parte dei biglietti e deve passare i rimanenti a Liliana che, più intraprendente, riesce a farsi strada con la scusa di portare i biglietti nel recinto dove sono stati portati i primi ammalati: il bimbo idrocefalo, un mutilato di guerra, una bimba sordomuta di Brembate Sopra e altri.

Maria intona il Rosario, poi le litanie, ma all’invocazione di “Mater Christi”, Adelaide cessa di pregare e cade in estasi.

Il silenzio regna sulla folla.

L’apparizione è preceduta da due colombe bianche. La Madonna compare come la viglia, vestita di rosso col manto verde circondata dagli angioletti. La Vergine sorride e per tre volte ripete:

Preghiera e penitenza.

E poi aggiunge:

Prega per i poveri peccatori più ostinati che stanno morendo in questo momento e che trafiggono il mio Cuore.

Alla domanda di Adelaide: “Madonna, qual è la preghiera che Ti piace di più?”, la Vergine risponde:

La preghiera a me più gradita è l’Ave Maria.

Detto questo la Madonna scompare lentamente.

Venerdì 19 maggio 1944 ore 18.00

7^ apparizione

La folla è già impressionante; si contano almeno 10.000 persone. Gli alberi sembrano crollare sotto il peso della gente.

Giunta sul posto Adelaide sale sulla pietra di granito che qualcuno aveva collocato per lei nel recinto.

Dopo l’arrivo del punto luminoso le compare la Sacra Famiglia. Questa volta la Madonna ha il velo e il vestito color celeste. Una fascia bianca le cinge i fianchi; ha le rose ai piedi e la corona fra le mani. Gesù Bambino veste ancora di rosa con le stelline d’oro e le manine congiunte. Il suo volto è sereno quasi sorridente. Anche San Giuseppe è sereno, ma non sorride; porta una veste marrone a forma di mantello e nella mano destra tiene un bastoncino con un giglio fiorito. Intorno, ci sono sempre gli angioletti.

La Madonna guarda sorridendo la bambina. Adelaide domanda: “Madonna, la gente m’ha detto di chiederti se i figli ammalati devono proprio essere portati qui per essere guariti”.

Ecco, pronta, la risposta della Madonna:

No, non è necessario che proprio tutti vengano che, secondo i loro sacrifici, saranno guariti o rimarranno ammalati; però non si facciano più peccati gravi.

Adelaide la supplica di fare qualche miracolo affinché la gente possa credere alle sue parole.

E la Madonna promette:

Verranno anche quelli; molti si convertiranno ed Io sarò riconosciuta dalla Chiesa. Medita queste parole ogni giorno della tua vita; fatti coraggio in tutte le pene. Mi rivedrai ancora … nell’ora della tua morte … ti terrò sotto il mio manto e ti porterò in Cielo.

Sabato 20 maggio 1944 ore 18.00

8^ apparizione

Come al solito, Adelaide sale sulla pietra di granito.

La Bella Signora tarda, ma ecco che la piccola si mette la corona al collo e concentra lo sguardo al cielo. La visione inizia fra gli applausi e le invocazioni di preghiera dei presenti.

Adelaide tiene lo sguardo fisso alla cima di un albero, il viso si fa un po’ cianotico e un’abbondante sudorazione le scende dalla fronte. A tratti ammicca e sembra bisbigliare parole non udite. Anche questa sera le appare la Sacra Famiglia. La Madonna parla alla piccola con voce armoniosa, bella e inimitabile:

Domani sarà l’ultima volta che ti parlo; poi per sette giorni, ti lascio pensare bene quanto ti ho detto: Cerca di capirlo bene perché fatta più grandicella ti servirà molto se vorrai essere tutta mia. Dopo questi sette giorni ritornerò ancora quattro volte.

Come a Fatima, anche alle Ghiaie, si verificheranno prodigi celesti (6 per l’esattezza) e quel giorno ci sarà il primo fenomeno solare.

Domenica 21 maggio 1944 ore 18.00

9^ apparizione

La gente preme e attorno al luogo non rimane nulla perché le persone, per ricordo, hanno strappato foglie, rami, fiori e ha persino raccolto della terra.

Al Torchio una folla oceanica è in attesa. Si conteranno circa 200.00 persone

Al recinto tutti s’impazientiscono perché sono le 18,00 e Adelaide non giunge ancora. All’improvviso la gente grida: “Il sole, il sole, guardate il sole!”.

Gira, gira! Chi vede Gesù, chi la Madonna, chi San Giuseppe, la croce, un’ostia… Tutto diventa giallo, poi rosso, poi verde, poi blu…

Finalmente Adelaide, con altre persone s’incamminano con gran fatica verso il recinto. Adelaide piange perché è impaurita dalla moltitudine che grida e la vuole toccare. Ma poi si acquieta e si colloca al solito posto. Ad un tratto la bimba cade in estasi. Le nubi si muovono con rapidità formando strane combinazioni. Comincia a piovere e un ufficiale copre la testa della bambina col suo berretto.

Il volo di due colombe bianche precede l’apparizione.

Adelaide fissa lo sguardo verso oriente. Vede la Sacra Famiglia, questa volta nel centro di una chiesa:

Verso la porta principale ci sono quattro animali: un asino color grigiastro, una pecora bianca, un cane dal pelo bianco con macchie marroni, un cavallo del solito color marrone. Tutte le quattro bestie sono inginocchiate e muovono la bocca come se pregassero. Ad un tratto, il cavallo si alza e, passando vicino alle spalle della Madonna, esce dalla porta aperta e s’incammina sull’unica strada che conduce ad un campo di gigli, ma non fa a tempo a calpestarne alcuni perché San Giuseppe lo segue e lo riprende. Il cavallo appena vede San Giuseppe, cerca di nascondersi vicino al muricciolo che serve da muro di cinta al campo dei gigli e lì si lascia prendere con docilità e viene riaccompagnato in chiesa. Il cavallo s’inginocchia a pregare.

Durante l’apparizione, Adelaide viene sottoposta a numerose prove da parte dei medici presenti. Terminata la visione, un maresciallo la riprende in braccio e tutto il gruppo cerca faticosamente di farsi strada verso casa. Un’impresa titanica. Non sono ancora fuori dal recinto, che la gente grida al miracolo perché qualcuno sembra essere guarito improvvisamente.

Intanto il sole ricomparso continua la sua girandola. La gente guarda stupita, meravigliata, impaurita. Quel giorno, tra le 18 e le 20 avvengono fenomeni solari impressionanti visti anche ai confini della Lombardia.

 

Domenica 28 maggio 1944 ore 18.15

10^ apparizione

300.000 persone presenti quel giorno.

Adelaide finalmente sale sul sasso. Vicino a lei c’è il signor Vittorio Villa, giunto da Concorezzo con la macchina fotografica e quella cinematografica per riprendere i momenti salienti.

Per meglio vedere, la gente si è arrampicata sui tetti, sugli alberi e persino sui tralicci della luce. Accanto al recinto, nell’apposito spazio riservato, giacciono centinaia di malati raccolti in preghiera, nella speranza di una guarigione miracolosa.

Adelaide, ancora vestita con l’abito della prima comunione, porta sul braccio destro un mazzo di fiori bianchi. Mentre risponde quasi meccanicamente al rosario, alza per due volte gli occhi verso oriente come se aspettasse l’arrivo di qualcosa nel cielo.

La seconda volta, rimane fissa in quel punto. Sono le 18,15, comincia la visione. I medici osservano la bambina, le controllano il polso e saggiano la sua sensibilità.

La visione si protrae per circa … minuti.

Come le altre sere, appare prima il punto luminoso. Quindi si manifesta la Madonna con gli angioletti e due santi ai suoi fianchi. La Vergine non rivela il nome di quei due Santi che ha ai suoi fianchi. Solo per ispirazione interna Adelaide ha chiara intuizione del loro nome: San Matteo e San Giuda.

La Madonna sorride alla piccola e le dice:

Prega per i peccatori più ostinati che fanno soffrire il mio cuore perché non pensano alla morte. Prega pure per il Santo Padre che passa momenti brutti; da tanti è maltrattato, e molti attentano alla sua vita. Io lo proteggerò ed Egli non uscirà dal Vaticano. La pace non tarderà; ma al mio cuore preme quella pace mondiale nella quale tutti si amino come fratelli. Solo così il Papa avrà meno da soffrire.

In merito a questa apparizione, Adelaide scriverà qualche anno dopo nel suo diario: “La Madonna ha fra le mani due piccioni neri che simboleggiano l’unione che devono avere i coniugi per formare sante famiglie al vigile sguardo della Madonna. Insegna ancora che non vi può essere santa famiglia senza vivere fiduciosi fra le mani materne della Madonna”.

Quel giorno si verificò di nuovo il prodigio solare, il terzo dall’inizio dei fatti e questa volta, non fu osservato solo a Ghiaie di Bonate, ma anche a Bergamo, Castione della Presolana, Tavernola Bergamasca, Bratto, Darfo in Valcamonica, Pontirolo, Caprino Bergamasco e persino a Gelsenherichen, in Westfalia, come risulta da molte testimonianze.

Contemporaneamente all’apparizione della Madonna apparve più volte il disco solare che cambiava colore: verde, rosa, rosso, giallo, violetto, arancione; girava su sé stesso verso destra, e quindi improvvisamente, in senso opposto; e così fece più volte; ma ancor più bella apparve la velocissima e continua trasformazione di un alone, colorato e spesso cangiante colore, da cui il disco era circondato. Tale alone si trasformò, nei suoi giri velocissimi, a volte formando onde concentriche, o sprizzando raggi, o addirittura vibrando onde che parevano disegnare a tratti; l’alone diventò spesso raggiera. Molti osservarono anche due raggi grandiosi disposti a croce di Sant’Andrea.

Lunedì 29 maggio 1944 ore 18.32

11^ apparizione

Adelaide sale sul sasso e si prepara al grande incontro.

Vicino, si notano parecchi sacerdoti e religiosi provenienti da altre diocesi. Viene intonato il Rosario, poi le litanie. Ad un tratto cade il silenzio. Adelaide, immobile come una statua, fissa un punto preciso del cielo.

Come le altre sere, l’apparizione è preceduta dal volo di due colombi bianchi e dal sopraggiungere del punto luminoso. La Madonna appare con gli angioletti, vestita di rosso, con manto verde. Fra le mani ha ancora i due colombi dalle piume scure e sul braccio la corona del rosario.

Oggi la Madonna, parlando della sofferenza, puntualizza e ammonisce:

Gli ammalati che vogliono guarire devono avere maggiore fiducia e santificare la loro sofferenza se vogliono guadagnare il paradiso. Se non faranno questo, non avranno premio e saranno severamente castigati. Spero che tutti quelli che conosceranno la mia parola faranno ogni sforzo per meritarsi il paradiso. Quelli che soffriranno senza lamento otterranno da me e dal Figlio mio qualunque cosa chiederanno. Prega molto per coloro che hanno l’anima ammalata: il figlio mio Gesù è morto sulla croce per salvarli. Molti non capiscono queste mie parole e per questo io soffro.

Nel congedarsi, la Madonna porta la mano alla bocca e manda un bacio coll’indice e il pollice uniti, alla bambina. Quindi, adagio adagio, si allontana mentre le due colombe le svolazzano intorno.

Martedì 30 maggio 1944 ore 18.50

12^ apparizione

A Ghiaie, la marea di gente che aspetta è impressionante. Il sole dardeggia e l’afa è terribile. Le strade sono affollate, il traffico è in tilt e la mancanza di un imponente servizio d’ordine, rende tutto molto precario. Questo martedì si conteranno 2500.000 presenze.

Nell’apposito spazio, tanti ammalati pregano e attendono un segno dal cielo. Continuano le recite del Rosario, seguite dal canto delle Litanie.

La macchina che trasporta Adelaide avanza a passo d’uomo tra la gente, scortata da un picchetto di soldati. Tutta l’attenzione è rivolta alla piccola prediletta dalla Madonna. Tra spintoni e gomitate, la gente si sporge per meglio vederla, toccarla, supplicarla. Adelaide ha paura e piange.

Raggiunto il recinto, si acquieta e sale subito sulla pietra. Le offrono dei fiori bianchi. Ai suoi piedi ci sono due sacchi contenenti le suppliche dei pellegrini alla Madonna. Ma la Vergine tarda a comparire. La gente impaziente preme paurosamente sul recinto. La piccola gronda di sudore.

Sono le 18,50. Adelaide sbadiglia tre o quattro volte e fissa lo sguarda verso qualcosa nel cielo. La folla è invitata a interrompere le preghiere. Adelaide è totalmente assente dal mondo che la circonda e non rivela nessun riflesso, nessun movimento quando la pungono in varie parti del corpo con uno spillo.

La fanciulla non avverte neppure il rumore di un trimotore che passa due volte a bassa quota, né lo sparo di un militare a due metri di distanza.

La Madonna questa sera senza i due colombi scuri tra le mani. Vesta di rosa col velo bianco. Intorno a Lei vi sono solo gli angioletti.

Con un sorriso materno si rivolge alla piccola:

Cara Bambina, tu sei tutta mia; ma pur essendo cara al mio cuore, domani ti lascerò in questa valle di pianto e di dolore. Mi rivedrai ancora nell’ora della tua morte e, avvolta nel mio manto, ti porterò in cielo; con te, prenderò pure quelli che ti comprendono e soffrono.

Benedicente, la Madonna si allontana più velocemente delle altre sere.

Dopo aver ruotato il capo verso destra come se seguisse qualcosa con gli occhi, Adelaide abbassa lo sguardo. Sono le 19,04. L’estasi è terminata.

La folla applaude e vuole toccare la bambina. La pressione è paurosa. Cento mani le sono addosso e qualcuno le tira i capelli. Adelaide si spaventa e piange.

Mercoledì 31 maggio 1944 ore 19.50

13^ apparizione

Il gruppo che accompagna Adelaide cammina spedito. Ma a 200 metri dal recinto, la gente li circonda. Il Commissario estrae la pistola e cerca di farsi strada. L’impresa è quasi impossibile. L’ultimo giorno delle apparizioni saranno 350.000 le persone presenti…

Tutti vogliono toccare e baciare la bambina; gridano, implorano… tentano persino di strapparle i capelli. Adelaide trema dalla paura e piange. I pochi metri che separano il gruppetto con la veggente dal recinto, sembrano invalicabili. Finalmente, fra spintoni e gomitate, riescono a scavalcare gli ultimi ostacoli.

Alle 18,25, malconci, sono nel recinto. Il Commissario alza la bambina e la mostra alla folla che esulta. Al recinto, stretto da una marea di persone, arrivano preghiere intonate ad alta voce, invocazioni religiose e profane, canti, urla, lamenti.

Nel recinto ci sono moltissimi medici e specialisti pronti a studiare la piccola veggente, fotografi, giornalisti e il signor Vittorio Villa con la sua cinepresa. La bambina però non sta bene. Impallidisce, suda freddo ed accusa violentissimi dolori all’addome, con tutti i caratteri clinici di una colica intestinale. La sindrome dolorosa è così forte, da costringere la piccola a raggomitolarsi su sé stessa. I medici cercano, con molte premure di eliminare le sofferenze della piccola.

L’apparizione ritarda e la gente s’impazientisce.

Qualcuno, improvvisamente, grida: “Guardate il sole! Guardate il sole!”. Il sole che per tre ore è stato splendente, comincia stranamente ad eclissarsi. Un disco opaco di un verde cupo lo copre interamente e comincia a roteare vorticosamente, mentre i colori dell’iride si riproducono nell’atmosfera, sulle abetaie del vivaio vicino, sul frumento e sul viso dei presenti. Istintivamente una forte commozione invade la gente che grida al prodigio.

La danza del sole si ripeterà altre due volte, il 13 giugno 1944, fu osservata a Ghiaie, a Bergamo, a Piazzolo in Val Brembana, a Corzano, e un mese dopo, il 13 luglio 1944 fu vista a Ghiaie, in Piemonte, a Valsaviore e altrove.

Verso le 19,30 arrivano al recinto voci di alcune guarigioni e in particolare quella di un uomo paralitico che agita la gamba risanata, di una giovinetta paralitica dall’infanzia che si è messa a camminare, e di un bambino cieco che ha acquistato la vista… E non saranno i soli miracoli perché in lontananza, dalla piazzetta dove si trova il pronto soccorso, si odono tante altre grida al miracolo.

Il Commissario, innervosito del protrarsi della situazione, vorrebbe portar via la bambina, dato che è trascorso troppo tempo dall’ora consueta.

Alle 19,50 la bambina in piedi sul sasso, guarda assorta col viso verso levante. Dai presenti si intonano ad alta voce le litanie. Adelaide sbadiglia due volte e si fa sempre più seria e concentrata. Segue un terzo sbadiglio e poi un quarto e la bambina tiene lo sguardo sempre più fisso ed estatico in direzione obliqua verso l’alto.

La folla piomba in un silenzio di tomba.

Adelaide, sempre con lo sguardo fisso all’orizzonte e ritta sul sasso, sgrana automaticamente fra le dita la corona. I sanitari controllano i riflessi della bambina e la punzecchiano ripetutamente con uno spillo in varie parti del corpo. L’estasi dura circa dieci minuti.

La Madonna appare come la prima sera e, con voce soave, rivolge alla bimba queste parole:

Cara figliola, mi spiace doverti lasciare, ma la mia ora è passata; non sgomentarti se per un po’ non mi vedrai; pensa a quello che t’ho detto: nell’ora della tua morte verrò ancora. In questa valle di dolori sarai una piccola martire. Non scoraggiarti: desidero presto il mio trionfo.

Prega per il Papa e digli cha faccia presto, perché voglio essere premurosa per tutti in questo luogo. Qualunque cosa mi si chiederà, lo intercederò presso mio Figlio. Sarò la tua ricompensa se il tuo martiro sarà allegro. Queste mie parole ti saranno di conforto nella prova. Sopporta tutto con pazienza che verrai con me in paradiso.

Quelli che volontariamente ti faranno soffrire, non verranno in paradiso se prima non avranno riparato e si saranno pentiti profondamente nel cuore. Sta allegra che ci rivedremo ancora piccola martire.

La Madonna, prima di scomparire posa un dolce e soave bacio sulla fronte della bambina.

Poi il viso della piccola si fa serio e triste, Adelaide abbassa gli occhi sui circostanti: nel cielo ormai non vede più nulla.

 

Tratto dal libro di Alberto Lombardoni “Non mi hanno voluta!”