A fine agosto 2014 è morta Adelaide Roncalli, aveva 77 anni. Se togliamo i 70 che la separano dal 1944, è molto facile ritrovarla nel ruolo di protagonista a 7 anni nelle vicende di Ghiaie di Bonate come presunta veggente di Maria Santissima e della Santa Famiglia. Si poteva pensare che dopo tanto tempo tutto fosse rientrato. E invece ai suoi funerali, senza richiami mediatici, erano più di 2000 le persone presenti. E da più parti voci accorate si sono fatte sentire per chiedere ai responsabili della Chiesa di avere il coraggio di riesaminare serenamente ma anche seriamente quanto è stato fatto, ma anche quanto è rimasto nello strascico sempre attivo di devozione e di preghiera che ancora è possibile quotidianamente ritrovare.

I problemi che si pongono sono due.

Primo: Ci sono elementi nuovi per rivedere il giudizio della Commissione nominata dal vescovo Bernareggi che escluse un tocco soprannaturale nelle vicende del 1944.

Secondo: Se le Ghiaie dopo 70 anni continuano ad essere un punto di richiamo, a prescindere anche dal giudizio giuridico sulla soprannaturalità della vicenda, perché Bergamo non può favorire un consolidarsi della devozione mariana, anche con l’impronta familiare, così come in tanti altri centri del passato e del momento attuale?

DALL’ INTRODUZIONE DI LUCIA AMOUR
Le riflessioni raccolte in questa antologia di pensieri sulla famiglia, che ha la presunzione e la speranza di accompagnare il lettore per un intero anno solare, sono il frutto dell’approfondimento e nella meditazione nella preghiera del meraviglioso messaggio che la Madonna Regina della Famiglia avrebbe consegnato alla piccola Adelaide………………..

I tredici messaggi di Maria Santissima racchiudono una serie di preziosissime indicazioni per l’unificazione delle famiglie sotto il manto di Maria, per la santificazione della sofferenza intesa come preziosa moneta per conquistare il Cielo e per insegnare all’uomo a vivere il tempo della vita con lo sguardo dell’anima sempre rivolto al Paradiso, là dove Qualcuno ci aspetta da sempre per donarci la felicità perfetta.

DAL GIORNO 21 OTTOBRE – LA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO
Nulla tuttavia di ciò che il Signore permette è davvero perduto: in questi 70 anni, da quel 13 maggio 1944 lo sfacelo di tante famiglie, l’allontanamento dalla fede di milioni di persone attirate come allodole dagli specchietti del consumismo più sfrenato, il disprezzo del debole e del sofferente hanno fatti passi da gigante nella cultura comune, ma allo stesso tempo è sotto gli occhi di tutti come tali comportamenti non abbiano portato l’uomo a raggiungere ciò che davvero da sempre egli ricerca: la felicità.

Forse è allora davvero maturo il tempo dell’accoglienza del messaggio della Regina della Famiglia, quel messaggio senza mezzi termini, senza limature degli angoli, senza sconti, apparentemente troppo duro per l’orecchio delicato dell’uomo del terzo millennio ma in grado di donare all’uomo la vera felicità, poiché, come scrisse sant’Agostino: “Ci hai fatti  per te, Signore; perciò il nostro cuore è inquieto finché non riposerà in te”.

Recuperare il messaggio di Ghiaie significa riposare sul cuore di Maria, significa fidarsi totalmente di Lei e, mano nella mano con la più dolce delle Madri, camminare sicuri verso la vera felicità: camminare verso Gesù.

DAL GIORNO 22 DICEMBRE – NOVENA DI NATALE ALLA SANTA FAMIGLIA
7° giorno: il “silenzio familiare” che Maria Santissima raccomanda a Ghiaie come una delle virtù fondamentali per fondare sante famiglie tra le sue mani materne regni sempre nelle nostre case: sia silenzio di accoglienza, di rispetto, di no-giudizio, di tranquillità e di preghiera.

Ave Maria, A te o beato Giuseppe…

I proventi di questo libro vanno tutti per la Missione in India delle Suore di Gesù Misericordioso Eterno sacerdote.

 
Buona lettura a tutti!

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